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Notizie Nazionali - Economia (09/07/2012)

Italia in credito con l'Europa Paga molto piu' di quanto riceve

FORTI CONTRIBUTORI DEL FONDO SALVA STATI E IN ATTIVO ANCHE CON L'UE

MILANO
«BASTA con il luogo comune che la Germania paga per tutti. È falso». Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco non ci sta. E ricorda che «a fine anno saranno versati dall'Italia circa 45 miliardi, e non ci si è agitati
tanto».
Una bella cifra che andrà a far parte del nuovo fondo salva-Stati, l'Esm, che andrà a sostituire il provvisorio Efsf. Quel fondo dal quale «l'Italia na ha mai avuto nulla», ha ribadito ieri il premier Mario Monti.
L'Esm, ovvero l'European stability mechanism, avrà una dotazione iniziale di 780 miliardi di euro, con una capacità di prestito di 440 miliardi. I primi quattro Paesi Ue contributori dell'Esm sono le prime quattro economie dell'Eurozona. La Germania se ne accollerà il 27,1%, la Francia il 20,4%, l'Italia il 17,9% e la Spagna l'11%.

LA QUOTA a nostro carico, tradotta in euro, sarà pari a 139 miliardi, che rappresentano l'8,78% del nostro Pil. Berlino verserà 211 miliardi (l'8,22% del Pil tedesco) e la Francia contribuirà con 158,4 miliardi (il 7,97% del prodotto interno lordo di Parigi).
Dai fondi salva-Stati fino ad oggi istituiti hanno attinto la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda. Ora si aggiunge la Spagna che necessita di un maxi-salvataggio del sistema bancario. L'Italia, come ha detto Monti, non ha preso un euro. Il nostro bilancio è quindi fortemente in attivo. Come è in attivo quello relativo ai nostri conti con l'Unione Europea. Lo scorso anno Roma ha versato a Bruxelles circa 16 miliardi di euro e ne ha ricevuti indietro in finanziamenti solo una decina. Complice anche l'incapacità del nostro Paese ad attingere alle risorse europee. Basti pensare che per il periodo 2007-2013 all'Italia sono stati assenati 36 miliardi di contributi per le regioni del Sud, ma ne sono stati impegnati per ora meno di 12, e i pagamenti sono stati per 3 miliardi e 700 milioni: il 10% di quello che avremmo potuto ottenere. La Germania ha invece contribuito all'Ue con 26 miliardi e ne ha avuti 14. Il terzo contribuente è la Francia con quasi 21. Il ritorno di Parigi è di circa 16.
E se l'Italia non ha preso un euro in aiuti, le banche italiane non sono da meno. I dati Bce dicono che, nel periodo 2008-2011, l'impatto delle garanzie statali sulle passività delle banche è stato del 2,7% del Pil: il tasso più basso dell'Eurozona.
notizie tratte da La Nazione

 

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